catalogues, brochures and greetings word
brochure - good morning balkan-trieste 2006
09.june 2006 brochure of the exhibitions in trieste in 48 pages 29x21cm in colour with greetings words from riccardo illy, elisabeth gehrer and fate velaj in occasion of the opening of the exhibition good morning, balkan" in triest.
for more information about the exhibition please see " views of activities "
riccardo illy - presidente della regione autonoma friuli venezia giulia
prima di approdare per la sua quinta edizione a trieste su invito del forum europeo italo-austriaco onlus e di iniziative culturali la mostra good morning, balkan ha compiuto un percorso significativo, toccando atene, bucarest, tirana e pristina. ed è altrettanto significativo che questa mostra promossa e organizzata da unassociazione della vicina austria, il forum weltoffen international, giunga a trieste proprio durante il semestre di presidenza austriaca dellunione europea.
sono convinto che proprio larte possa contribuire a stimolare una più incisiva conoscenza e unione di popoli di lingue, culture e tradizioni differenti che tuttavia da sempre, in questa parte delleuropa, si sono incontrate, confrontate e contaminate. il friuli venezia giulia da tempo è impegnato per promuovere la conoscenza fra popoli vicini utilizzando proprio la cultura come veicolo di incontro e di proposta.
ciò è avvenuto in anni ormai lontani con la comunità di lavoro alpe adria, oggi con il nuovo progetto di euroregione transfrontaliera; ciò avviene da 15 anni grazie al mittelfest di cividale del friuli, nato proprio con lo scopo di far rivivere una nuova idea di mitteleuropea, di riallacciare i rapporti che le tragedie della storia e le ideologie totalitarie del xx secolo si erano incaricate di allentare fra paesi, regioni e popoli che per secoli si riconoscevano, pur nelle diversità, in una comune matrice culturale europea.
il processo di allargamento dellunione europea deve riprendere il suo cammino integrando proprio i paesi del sudest delleuropa nati dalla dissoluzione della ex jugoslavia e della regione balcanica, contribuendo così alla pace, alla stabilizzazione della democrazia e allo sviluppo economico di unarea strategica, profondamente europea ma anche da sempre ponte tra occidente e oriente. che sia davvero, per leuropa, good morning, balkan.
elisabeth gehrer - ministro dell'istruzione, della scienza e della cultura d'austria
mi rallegro che l'associazione "forum weltoffen international" si dedichi all'avvicinamento delle culture dell'area dei balcani e renda accessibile ai paesi dell'europa centro-orientale la diversità culturale di tale regione attraverso la sua ricca attività espositiva. mi ricordo con gioia all'inaugurazione di "good morning, balkans" alla galleria nazionale albanese a tirana l'anno scorso. essa ha dimostrato quanto sia importante che le persone delle regioni europee s'incontrino e s'instauri un interscambio tra gli artisti. proprio mostre come questa rappresentano la prova che una cultura europea degna di essere vissuta può essere solo costituita dalla molteplicità delle culture europee.
la quinta edizione della mostra avviene ora a trieste. in quanto città portuale dell'impero asburgico trieste si trovava al centro delle culture italiana, tedesca e slava. questa città metropolita univa il mondo mitteleuropeo con quello mediterraneo e dei balcani. la sua storia e la sua peculiare posizione geografica fanno di trieste un luogo d'incontro di culture, lingue, etnie e religioni. la mostra "good morning, balkans" è una ottima opportunità per tornare a sottolineare la funzione di ponte di trieste e per avvicinare le persone dei paesi e delle regioni circostanti nel segno della comprensione reciproca fra i popoli.
ringrazio il "forum weltoffen international" e il suo presidente, fatmir velaj, per il lavoro culturale creativo, interessante e ma soprattutto anche tangibile e duraturo nell'ambito del progetto. il mio particolarmente riconoscimento va a tutti gli artisti coinvolti. sono convinta che l'edizione trietsina della mostra regalerà ai suoi visitatori impressione destinate a durare nel tempo e incontro quanto mai interessanti.
bujar leskaj - ministro della cultura e del turismo dellalbania.
larte e la cultura fungono da ponte tra i popoli, delleuropa e dei balcani, e come tali sono conosciuti per la loro ricca tradizione nellevoluzione delle arti. le forme delle arti tradizionali allinterno dei paesi membri dellunione europea, nellambito dei valori universali e anche nelle più piccole regioni parlano le loro proprie lingue. sul cammino della storia dellarte si possono leggere sia lo scambio dei valori sia linfluenza reciproca in questambito nonche le tracce che hanno lasciato.
già nellantichità, ma anche oggi nei balcani si trovano unarte e unarchitettura peculiari che risalgono ad antiche civiltà come quelle degli illirici, dei greci e dei romani, ma anche di culture più recenti come quella bizantino, slavo, romano e austro-ungherese, e che valgono come documento della lunga tradizione e del ruolo insostituibile che queste popolazioni hanno svolto nello scambio dei valori culturali, un processo che tuttora è in corso. gli artisti con la loro espressività sono i migliori testimoni di questi valori tradizionali e universali che rappresentano la grandezza e il desiderio di pace dei popoli.
il ministero della cultura dellalbania vede i balcani come uno spazio comune di tutti i cittadini, le cui caratteristiche principali sono la pace, la comprensione, il dialogo reciproco, laccettazione delle disparità e la tolleranza, con le quali ognuno si vogliano identificare e che al tempo stesso valgono come iniziativa a favore dellintegrazione europea.
personalmente ho avuto la fortuna di avere lonore dinaugurare la mostra
good morning, balkans a novembre del 2005 nella galleria nazionale di tirana e a maggio del 2006 a pristina e sostengo con piena convinzione che in entrambe le occasioni si è trattato di una vera celebrazione dellarte in cui le opere esposte hanno entusiasmato e conquistato il pubblico albanese. la mostra appartiene alle migliori non solo per le sue opere di per se ma anche perché in essa si manifesta la nuova arte delleuropa centro-orientale. larte è la nostra lingua, il nostro più efficace mezzo di comunicazione.
la mostra a trieste è senzaltro un importante passo nella direzione dello scambio dei valori e unottima opportunità davvicinamento delle culture delleuropa nord-occidentale da una parte e delleuropa centro-orientale dallaltra. sono convinto che anche il pubblico triestino accoglierà con favore questa mostra e in questoccasione vorrei ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questa mostra, ma un particolare ringraziamento va agli artisti. in tal senso assicuro tutto il mio sostegno in veste di ministro della cultura albanese per questo grandioso progetto col quale rivivono la bellezza e la pace nella mente e nel cuore dei cittadini dei balcani!
fate velaj - presidente del forum weltoffen international
in quanto interfaccia tra loriente e loccidente, tra cristianesimo e lislam e più di frequente tra il dominio di monarchi, dittatori e oggi demòcrati si può senzaltro affermare che i balcani possiedono una storia tanto gloriosa quanto dolorosa.
ma quanto radicata è in realtà la storia di questa regione nella nostra coscienza? fino a che punto si rende oggi più che mai necessaria una rivisitazione della stessa per rafforzare il senso della responsabilità delle future generazioni? qualè la situazione attuale dei balcani e quali potranno essere le sue prospettive future? che ruolo rivestono larte e la cultura in questo contesto? come si collocano i diversi artisti allinterno delle loro società e di quali responsabilità possono farsi carico?
il proverbio di matthias claudius se intraprendi un viaggio, hai qualcosa da raccontare", raggiunge in tale maniera la sua piena importanza. per le persone di questa regione il viaggiare rappresenta una peculiarità permanente, la più antica forma della loro esistenza. si viaggiava sempre, nel bene e nel male, si viaggiava per se stessi e talvolta per gli altri, si viaggiava per curiosità e naturalmente per nostalgia, per la libertà e senza confini.
oggi viaggiare sè fatto più semplice. i mezzi di comunicazione ci offrono possibilità incredibili rendendo molte cose più semplici, ma facendo al tempo stesso diminuire le possibilità di raccontare qualcosa di nuovo alla fine del viaggio. questo è il compito difficile che noi artisti vogliamo svolgere, cercando di rappresentare sogni, desideri e speranze e presentando contemporaneamente il nostro punto di vista nei confronti di un mondo alleggerito dai suoi complessi. lartista è sempre un passeggero. non definisce, piuttosto osserva e raccoglie, arrangia e collega, viola le regole e le reinterpreta. collega la realtà con lirrealtà, la riflessione con la proiezione, lordine col caos. non conosce limiti, va oltre. la sua opera va intesa come strategia artistica per avvertire e concretizzare il mondo tra cielo e terra, tra la realtà e limmaginazione, tra passato e futuro.
liniziativa good morning , balkan rappresenta unottima occasione per presentare i doveri, le speranze e al tempo stesso limportanza delleuropa centro-orientale. la mostra intende anche informare sui progressi fatti dai balcani di oggi ed essere unopportunità dallargamento e approfondimento dei reciproci rapporti dei paesi di questarea, ma anche con quelli dellunione europea. poiché lentrata dei paesi balcanici nellunione europea non è solo una grande opportunità per loro, ma rappresenta anche unarricchimento per tutta lunione europea.
il fatto che artisti provenienti da paesi con diversi stili di vita e diverse religioni presentino le loro opere in ununica sala, è di per se prova di dialogo e apre nuove vie al benessere di tutti.